Uomo e galantuomo (titolo originale "Ho fatto il guaio ? Riparerò") è una commedia in tre atti scritta da Eduardo De Filippo nel 1922 e inserita dall'autore nel gruppo di opere da lui chiamato Cantata dei giorni pari.

Trama
Gennaro, capocomico di una compagnia di guitti, si trova in un albergo di Bagnoli, dove prova il dramma "Mala nova" di Libero Bovio per i villeggianti. La sua storia si intreccia con quella dell’impresario Alberto, a cui l’amante Bice rivela di essere incinta. Alberto vorrebbe sposarla, ma la donna si sottrae. Così l’uomo si presenta a casa di Bice e scopre che questa è già sposata al conte Carlo Tolentano che, subodorata la tresca, dà in escandescenze. Per evitare lo scandalo, Alberto si finge pazzo. A complicare le cose sopraggiunge la testimonianza di Gennaro. Alberto finisce in questura per essere internato. Ma Bice scopre che il marito la tradiva e anche questi si finge matto pur di non confessare l’adulterio. E Gennaro, in questura perché non ha pagato i conti dell’albergo, si fa credere pazzo a sua volta.