L'abito nuovo è una commedia napoletana scritta da Eduardo de Filippo nel 1936, appartenente al filone della "Cantata dei giorni pari". Rappresenta un adattamento di una novella di Luigi Pirandello.

Trama
A Napoli, dove il modesto impiegato Michele Crispucci vive con la figlia Assuntina, arriva la ex moglie con il suo circo. Il giovane Concettino confida ad un amico di voler rinunciare al matrimonio con Assuntina, poiché la madre della ragazza vent'anni prima aveva abbandonato la famiglia e si era arricchita concedendosi a facoltosi amanti. Ma, mentre Concettino e Crispucci discutono il motivo della rinuncia, giunge la notizia della morte della donna, calpestata dai suoi cavalli. Crispucci decide di rinunciare all'eredità della donna, per preservare il buon nome della figlia. Ma i bauli con i vestiti e i gioielli giungono a casa di Michele durante la sua assenza e Concettino, convinto dal patrimonio a sposare Assuntina, spinge la ragazza a fuggire con lui. Michele torna, indossando un abito nuovo, che denuncia il compromesso ormai accettato, ma quando vede la figlia adornata con i gioielli della madre, pronta a scappare con il fidanzato, rivede in lei la moglie e, stroncato dal dolore, muore.